Roma, la città eterna, e i suoi dintorni sospesi nel tempo

Non per tutti il mare e la montagna sono sinonimi di vacanza: le città d’arte, con le loro bellezze storiche e artistiche sanno stupire tanto quando l’acqua cristallina o i verdi prati montani. 

Questa volta abbiamo deciso di raccontare la bellezza dei dintorni di Roma, città eterna per definizione, che racchiudono la magia di una storia fatta di intrighi e guerre, di prosperità e di fatiche. Una storia che vale la pena scoprire.

Civita di Bagnoregio


A meno di due ore di distanza dal centro di Roma, si erge, su un’altura di tufo circondata da due fiumi (Rio Chiaro e Rio Torbido), Civita di Bagnoregio. Il suo nome ha origini lontane nel tempo e risale a quando il re longobardo Desiderio decise di costruire questa città, che ospita una stazione termale, per curare la sua malattia. Da qui ecco che questa città venne battezzata “Balneum Regis” (letteralmente “il bagno del re”).

La realtà di oggi, però, risulta totalmente diversa da quella che era un tempo: il paese è semi abbandonato ma ravvivato da un forte interesse turistico, sviluppatosi negli ultimi tempi, che sta portando molti visitatori. Purtroppo il destino di questo borgo è segnato dall’erosione del tufo che lo sostiene, a causa degli agenti atmosferici, dalle frane e dai terremoti. Per questo motivo Civita di Bagnoregio è stata ribattezzata come “la città che muore” conferendo a questa località un incanto che solo quei luoghi senza tempo sanno regalare.

La Porta Santa Maria accoglie i turisti dando il benvenuto nella città e fa accedere al centro storico. Addentrandosi al suo interno è possibile riconoscere le tipiche costruzioni in uso nel Medioevo e nel periodo Rinascimentale: come Palazzo degli Alemanni, sede del Museo Geologico e delle Frane. Queste sono solo alcune delle meraviglie custodite in questo borgo, bisogna solo visitarla per scoprire gli altri segreti.

Tivoli

A meno di un’ora di distanza da Roma possiamo scoprire uno scrigno di tesori nascosti in piena luce: la città di Tivoli. Qui sono presenti delle bellezze sublimi che testimoniano la storia millenaria: monumenti, opere d’arte e residenze dal fascino antico. 

La sua posizione strategica ha reso questa città la meta privilegiata della nobiltà romana, attratta da questo luogo per la tranquillità delle campagne e la presenza di acque termali, famose anche oggi. 

Fare una passeggiata nel centro storico di Tivoli significa tornare indietro nel tempo, lasciarsi stupire dalle sue piazze e dalle sue vie per ammirare gli edifici e i monumenti che si ergono in questa città. Da visitare assolutamente è Villa d’Este, patrimonio mondiale dell’Unesco: un capolavoro architettonico rinascimentale della metà del Cinquecento, costruita da Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia. Il suo giardino è considerato uno dei più belli d’Europa, e i suoi interni lasciano chiunque la visiti senza fiato. 

Oltre alle meraviglie da esplorare è possibile anche rilassarsi nelle terme dalle acque uniche, dal colore lattiginoso e piene di zolfo. Sono state definite “acque santissime” dallo storico latino Plinio, che narrava di come i soldati venissero portati qui per guarire le loro ferite di guerra.

Oltre a quanto citato, ci sono molte altre ricchezze da scoprire che sanno come lasciare estasiati i visitatori. 

Ostia: lido e città antica

Spostandosi di circa un’ora da Roma si può arrivare a Ostia, uno dei tre punti, insieme a Fregene e Fiumicino, che compongono il trittico delle località marittime romane. 

Ostia Lido ha un fascino tutto suo: le sue spiagge di sabbia nera attirano molti turisti che possono godere anche di tramonti mozzafiato sul mare dopo una giornata di divertimento e relax. Molte sono le bellezze da ammirare: dal lungomare con il pontile, il porto turistico, Tor San Michele, il borghetto dei pescatori e il parco letterario “Pier Paolo Pasolini”. 

Ostia, però, non è solo mare: la parte antica della città racchiude un sito archeologico di grande interesse e in costante sviluppo e aggiornamento man mano che proseguono gli scavi e i ritrovamenti storici. Possiamo affermare con certezza che una visita a questo parco archeologico garantisce un’immensa emozione, catapultando i turisti indietro nel tempo, nella vita quotidiana delle persone all’epoca degli antichi romani. Tra i siti più importanti si trovano: il Decumano Massimo, le terme di Nettuno e l’antica Necropoli

Fidasse è bene, magnà è mejo

Come ogni grande regione che si rispetti, il Lazio sa come deliziare ogni tipo di palato. La sua cucina tipica è famosa in tutto il mondo e invidiata anche sullo stesso territorio nazionale. Potremmo citare molte specialità e piatti tipici ma abbiamo deciso di regalarvi un menù di tutto gusto, pronto a saziare qualsiasi tipo di appetito. 

Questi antipasti sono alcuni dei piatti più famosi della cucina della Capitale:

  • Carciofi alla romana: si tratta di carciofi ripieni di un impasto composto da uno spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, qualche foglia di mentuccia, pangrattato, olio e sale. La modalità di cottura prevede una leggera brasatura con acqua, vino, olio, sale e pepe 
  • Carciofi alla giudia: questi differiscono dai precedenti dalla modalità di cottura e dalla mancanza dell’impasto. Infatti vengono leggermente oliati e fatti friggere in padella per poco tempo

Due sapori diversi, due modi di assaporare la stessa pietanza.

Come primi piatti del patrimonio culinario romano ci sono:

  • Carbonara: un piatto di pasta condito con una ricca e deliziosa miscela di uova, formaggio, guanciale e pepe, dal sapore intenso e sfizioso 
  • Amatriciana: solitamente per preparare questo piatto vengono usati i bucatini, conditi con pomodori pelati, peperoncino e guanciale spolverati con pecorino romano 
  • Gricia: conosciuta anche come “amatriciana bianca”, la pasta alla gricia presenta ingredienti simili ma senza il pomodoro. Rimane “bianco” come piatto ma dal sapore deciso

I secondi della tradizione romana: 

  • Saltimbocca alla romana: dal nome si può pensare subito a degli involtini di carne ma in realtà si tratta di fettine di vitello stese, condite con farina, prosciutto crudo e salvia 
  • Coda alla vaccinara: coda di bovino stufata e condita con varie verdure. Di questa ricetta esistono molte versioni che hanno origine nelle diverse zone della regione 

Per finire il pasto con un sapore dolce e delicato, il dolce per eccellenza è il maritozzo: una piccola pagnotta leggera e delicata tradizionalmente farcita con panna montata, pinoli, uva e scorza d’arancia candita. 

Insomma, tra le meraviglie architettoniche, il mare, le terme e il buon cibo si ha più di un buon motivo per visitare il Lazio e le sue meraviglie, nonché per rifarsi il palato. 

Buon viaggio e buon appetito!